APRE LA NUOVA RIANIMAZIONE DELL’OSPEDALE DI ASTI: POTENZIATA LA RISPOSTA CONTRO LE EMERGENZE

APRE LA NUOVA RIANIMAZIONE DELL’OSPEDALE DI ASTI: POTENZIATA LA RISPOSTA CONTRO LE EMERGENZE

Pubblicato il:

Conclusi i lavori, che hanno coinvolto anche la Medicina B, per quasi 4 milioni di euro: più posti letto, maggiore sicurezza e flessibilità dei percorsi

L’Ospedale Cardinal Massaia di Asti ha una nuova Rianimazione: si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di potenziamento e di ampliamento del reparto, che da oggi potrà contare su 20 posti letto e su una migliore flessibilità e capacità di risposta in caso di emergenze future.

Stamattina è avvenuta la presentazione dei nuovi locali, a cui hanno partecipato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, i vertici dell’Asl AT guidati dal direttore generale Flavio Boraso, l’assessore Luigi Giacomini in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Asti, la direttrice dell’Ospedale Tiziana Ferraris, il direttore della Rianimazione Alessandro Bianchi, oltre a medici e personale sanitario dell’Asl.

Il rifacimento del reparto permetterà innanzitutto di evitare il sacrificio e la riconversione a Rianimazione di altre aree ospedaliere, ad esempio le sale operatorie, come è avvenuto durante le fasi più acute dell’epidemia Covid.

La struttura è stata infatti ingrandita di 150 metri quadri, sfruttando una parte dell’area esterna all’ospedale, e sono stati aggiunti 6 posti letto di Terapia intensiva in più. Ma soprattutto sono stati creati due ingressi e due percorsi separati per permettere la compresenza in sicurezza di pazienti con problemi respiratori in regime di ricovero ordinario e di pazienti con eventuali problemi 

infettivi. L’intero reparto è stato allestito e modulato per consentire, in caso di necessità, l’occupazione progressiva e in modo flessibile dei posti destinati a una o all’altra area.

Si conclude così l’importante intervento da 3,9 milioni di euro (2,8 milioni di fondi ministeriali e 1,1 milioni risorse a carico dell’Asl di Asti) che ha riguardato negli ultimi mesi, oltre alla Rianimazione, anche la Medicina B del Cardinal Massaia, i cui lavori erano terminati in primavera con l’allestimento di 12 stanze attrezzate per la Terapia intensiva e sub-intensiva (per 24 posti letto complessivi), come ulteriore supporto in caso di situazioni emergenziali. Proprio grazie a questa dotazione è stato possibile ospitare i pazienti della Rianimazione in Medicina B, per la durata del cantiere.

Il nuovo reparto è quindi moderno, maggiormente fruibile anche dagli operatori, allestito con ampie vetrate. E il soffitto è colorato con un cielo azzurro: merito di un gesto di solidarietà in memoria di Gian Luca Mastinu, noto avvocato astigiano scomparso a dicembre dello scorso anno. I familiari hanno promosso la raccolta fondi “Il cielo è bellissimo da quassù” con l’obiettivo di far vedere un po’ di azzurro ai degenti della Rianimazione, costretti in un letto del reparto. L’avvocato Mastinu sarà ricordato anche con una targa: l’hanno scoperta la moglie Cinzia e i figli Edoardo e Tommaso, presenti questa mattina con il fratello Alessandro, medico e direttore della Pneumologia Asl AT.

“Con il consistente potenziamento del reparto di Rianimazione dell’Ospedale Cardinal Massaia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – la Sanità astigiana dimostra di aver fatto tesoro dell’esperienza della pandemia, dotandosi di un servizio in grado di rispondere al meglio sia alle necessità quotidiane che a quelle dell’emergenza, con soluzioni di alta affidabilità e maggiore sicurezza. Ringrazio la direzione generale dell’Asl di Asti e tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo importante intervento”.

“È un’opera molto importante, che nasce in seguito alla prima ondata pandemica, quando in tutti gli ospedali mancavano i posti letti di Rianimazione ed era stato necessario sopprimere altre attività, anche chirurgiche, per far posto ai malati – sottolinea il direttore generale Asl AT Flavio 

Boraso -. Questo intervento, unito ai 24 posti letto della Medicina B, ci rende attrezzati in caso di una futura emergenza. Si tratta di uno sforzo importante di tutto il sistema e dell’azienda sanitaria, che ha lavorato molto: ringrazio il personale, che in questi mesi ha anche dovuto subire disagi per i lavori, tutti i servizi e i dipendenti che hanno contribuito. Stiamo dimostrando che quando facciamo squadra e lavoriamo insieme è possibile realizzare cose positive”.

Ultimo aggiornamento: 20.02.2023

Condividi su: