Stili di vita

Stili di Vita

Le malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie croniche e diabete, comunemente chiamate “malattie croniche”, rappresentano il principale problema di sanità pubblica nella Regione Europea ma anche nella nostra ASL. La frequenza di queste patologie è paradossalmente legata al miglioramento delle condizioni di vita e dell’assistenza sanitaria poiché non può che aumentare con l’allungamento della vita media. Nel nostro Paese la proporzione di popolazione sopra i 65anni di età è cresciuta progressivamente negli ultimi decenni e nella nostra ASL rappresenta un quarto della popolazione totale.
Fortunatamente si stima che almeno l’80% di tutti i casi di malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2 e almeno un terzo dei casi di cancro si possano prevenire: la prevenzione e la promozione di stili di vita sani rappresentano l’arma più valida per combattere le malattie croniche e tutti possono ridurre il rischio in modo significativo semplicemente adottando abitudini salutari. Questo guadagno di salute è importante sia per le persone che non hanno mai avuto problemi di salute sia per chi ha già malattie in atto e vuole ridurre il rischio di riammalarsi.
Per tale motivo le organizzazione sanitarie, dall’OMS al ministero della salute al dipartimento di prevenzione di questa ASL, hanno sviluppato raccomandazioni e iniziative per la salute.
Informazioni più dettagliate possono essere reperite nelle aree tematiche sotto riportate che indicano anche i servizi offerti dall’ASL AT e siti di approfondimento.

Star Bene Mangiando

Cosa fare?

  • Preferire cibi a ridotta densità calorica (evitare snacks, prodotti fortemente trasformati a livello industriale e ricchi in grasso, sale, zuccheri semplici).
  • Incrementare il consumo di vegetali (preferibilmente freschi, di stagione e di provenienza locale) raggiungendo gradualmente l’assunzione di 5 porzioni al giorno tra verdura (3-4 porzioni al giorno) frutta (1-2 porzioni al giorno), consumare abitualmente cereali soprattutto integrali e legumi
  • Moderare il consumo di carne, ridurre quello di carni conservate e incrementare l’assunzione di pesce, privilegiando pesci “poveri” e della tradizione, di piccola taglia e ricchi in acidi grassi della serie omega-3 (sgombri, sugarelli, palamite, zerri, pagelli, tunnidi minori).
  • Privilegiare l’utilizzo dell’acqua come bevanda ed evitare le bevande zuccherate.
  • Utilizzare il sale con moderazione.
  • Privilegiare, nell’acquisto degli alimenti, le materie prime ai piatti pronti, la qualità alla quantità, la varietà alla monotonia.
  • In caso di necessità di calo di peso, lavorare sulla graduale modificazione delle abitudini, sulla riduzione delle quantità, sull’inserimento di alimenti sazianti e a ridotto apporto calorico (vegetali, cereali integrali, condimenti con moderazione.

 

L’attività fisica deve diventare gradualmente una componente della nostra giornata: Le linee guida consigliano:

  • 30 minuti di attività fisica al giorno, da modulare secondo lo stato di salute e il livello di allenamento dei singoli individui.
  • Per iniziare vanno bene camminate a passo leggermente spedito, bicicletta o cyclette (in assenza di patologie articolari agli arti inferiori), attività in acqua soprattutto in presenza di sovrappeso.
  • Valutare con il proprio medico di Medicina Generale il livello di personalizzazione in caso di preesistenti patologie cardiovascolari, ipertensione severa o recenti malattie acute.

 

Un moderato consumo di alcolici può essere permesso ai pasti, evitando le bevande superalcoliche, nella dose di 1 bicchiere/die per le donne e 2 bicchieri/die per gli uomini.
Il tabacco in qualsiasi forma è da evitare per chi non ne è consumatore e da sospendere per i consumatori.
Lo stile di vita corretto deve essere impostato appena possibile: uno degli strumenti più adeguati in questo senso è la promozione dell’allattamento al seno fino al sesto di mese, con un graduale affiancamento di “alimentazione complementare” basata su materie prime semplici e naturali, prolungando l’allattamento al seno, in quantità sempre decrescenti, fino al secondo anno.
La presenza di fattori predisponenti alla comparsa di alcune malattie (ad esempio l’essere fumatori o sovrappeso/obesi o avere una forte familiarità per malattie cardiache o per incremento dei valori di colesterolo o trigliceridi nel sangue) determina l’appartenenza a un gruppo di persone che viene definito “fascia a rischio”. Il miglioramento dei fattori correlati allo stile di vita deve essere particolarmente ricercato da chi appartiene a fasce definite a rischio, chiedendo aiuto al Medico di Medicina Generale eventualmente supportato dalla consulenza di medici specialisti, dietisti, personale infermieristico e tecnico competente.
Qui di seguito vengono indicati alcuni riferimenti istituzionali e scientifici per chi volesse approfondire le tematiche qui accennate.

Attività fisica

L’inattività fisica è secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il quarto fattore di mortalità a livello mondiale ed è in aumento in tutti i paesi.
Per attività fisica l’OMS intende ogni movimento corporeo prodotto dai muscoli che comporti un dispendio energetico. Il termine comprende quindi non solo lo sport, la cosiddetta “ginnastica” e l’”esercizio”, ma tutti i movimenti legati alle diverse attività lavorative, gli spostamenti a piedi e con la bicicletta, il gioco, le attività domestiche e ricreative che implicano movimento ( es. giardinaggio, ballo, etc).

In un recente documento L’OMS definisce l’attività fisica un vero e proprio farmaco a tutte le età e come tale con precise indicazioni e dosi di assunzione.
Stabilisce infatti i livelli di attività fisica adeguati e quindi raccomandati per le diverse fasce di età:

  • per bambini e ragazzi (5-17 anni) si consigliano almeno 60 minuti di attività moderata-rigorosa al giorno e almeno 3 volte a settimana esercizi per la forza (attività sportive o giochi di movimento);
  • adulti (18-64 anni) si consigliano o 150 minuti a settimana di attività moderata o 75 a settimana di attività vigorosa;
  • anziani (da 65 in poi) si consigliano attività orientate all’equilibrio per prevenire cadute, con le stesse indicazioni degli adulti.

Quali sono i vantaggi del praticare attività fisica regolare?

In primis l’attività fisica allunga la vita e migliora la salute, riducendo il rischio di molte malattie. In particolare sono poi documentati scientificamente i seguenti effetti:

  • Riduce il rischio di alcuni tumori (in particolare al colon e seno) e di diabete di tipo 2;
  • protegge dall’Alzheimer;
  • concorre a ridurre i livelli di colesterolo e della pressione arteriosa (diminuendo così il rischio di sviluppare malattie cardiache e il rischio di morte prematura);
  • concorre a prevenire l’osteoporosi e i disturbi osteoarticolari cronici legati all’invecchiamento;
  • previene e riduce il sovrappeso e l’obesità;
  • favorisce l’autostima e l’autonomia e riduce ansia, stress, depressione;
  • previene atteggiamenti violenti e comportamenti a rischio (come l’uso di tabacco e alcol);
  • durante l’infanzia e l’adolescenza favorisce lo sviluppo armonioso dei diversi apparati, il controllo del peso, lo sviluppo cognitivo e psicologico, lo sviluppo sociale e valoriale (lealtà, amicizia, solidarietà, etc) e riduce il rischio di diabete giovanile e di patologie osteoarticolari giovanili come la scoliosi;
  • nei soggetti over 50enni e ancora di più over 65enni concorre alla riduzione delle cadute migliorando la forza muscolare e quindi l’equilibrio.

In gravidanza un’adeguata attività fisica aumenta l’efficienza dell’apparato cardiovascolare e di quello respiratorio, limita l’aumento di peso, migliora la postura e agevola il parto.

Per stimolare la pratica di attività fisica L’ASL AT ha promosso dal 2012 i GRUPPI DI CAMMINO, inseriti dal 2016 nel più ampio progetto “LA SALUTE E’ …MOVIMENTO” sostituito a settembre 2022 con il progetto “IN CAMMIJNO PER LA SALUTE” .

 

GRUPPI DI CAMMINO

L’Asl promuove e organizza sul territorio i “Gruppi di cammino”, formati da persone che si riuniscono regolarmente, almeno una volta alla settimana tra fine settembre e inizio giugno, per camminare insieme. I gruppi sono guidati da volontari specificamente formati dall’Azienda sanitaria e la camminata dura circa un’ora, lungo un itinerario di 5 chilometri: dopo alcuni minuti di riscaldamento con semplici esercizi, si prosegue con gradualità con un cammino veloce per poi terminare con la fase di defaticamento. 

Si tratta di un’attività adatta a tutte le età, senza controindicazioni e che non richiede l’utilizzo di attrezzature. La partecipazione è gratuita e non occorre certificato medico.

Attualmente i gruppi sono attivi ad Asti, Calamandrana, Calliano Monferrato, Castelnuovo Belbo, Grazzano Badoglio, Montiglio, Nizza Monferrato, San Damiano e Villafranca. Per informazioni e iscrizioni telefonare in Asl o presso le sedi distrettuali, come da volantino allegato.

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Ultimo aggiornamento: 01.12.2023

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