Delirium: conoscere per affrontare

Cos’è il delirium?

 

Il delirium (in precedenza noto come ‘stato confusionale acuto’) rappresenta un cambiamento acuto delle funzioni cognitive. La persona che ne è affetta può presentare una minor capacità di concentrazione, sonnolenza e/o agitazione e, talora, allucinazioni e /o convinzioni errate. Il delirium si sviluppa in poche ore o giorni e tende a fluttuare in intensità.

 

Qual è la causa del delirium? Il delirium è causato nella maggior parte dei casi da una malattia acuta, traumi (es. una frattura di femore dopo una caduta), interventi chirurgici o farmaci.

 

Chi può sviluppare delirium? Chiunque può sviluppare il delirium. Le persone più anziane e con demenza hanno maggior probabilità di sviluppare delirium.

 

Il delirium è come la demenza? Il delirium è diverso dalla demenza: si sviluppa rapidamente e generalmente dura per pochi giorni. La demenza si sviluppa lentamente nell’arco di diversi mesi e non è reversibile.

 

Perché siamo interessati al delirium se è reversibile? Anche nel caso in cui sia transitorio, il delirium comporta un maggior rischio di disabilità e di ricovero. E’ un evento angosciante per le persone che ne sono colpite e stressante per le famiglie ed i caregiver.

 

Il delirium è frequente? 1 su 4 anziani ospedalizzati sviluppa delirium.

 

Come è trattato il delirium? Il trattamento più importante è la prevenzione ma sono fondamentali anche l’identificazione e la cura delle cause precipitanti, inclusa la modifica dei farmaci che possono aver provocato il delirium.

 

Cosa posso fare? Parlarne immediatamente con il medico: il delirium può essere il segno di una malattia acuta e grave.

 

E’ possibile favorire la risoluzione del delirium:

  • assicurando l’utilizzo di occhiali e protesi acustiche se la persona ne ha bisogno
  • promuovendo la mobilizzazione fuori dal letto
  • fornendo rassicurazioni, riorientamento ed evitando comportamenti conflittuali
  • favorendo il riposo notturno
  • parlando, giocando e tenendo il paziente impegnato e attivo anche mentalmente (per es. con le parole crociate)

Ultimo aggiornamento: 12.03.2025

Condividi su:
Print Friendly, PDF & Email