“Alcol: sai cosa bevi? Più sai, meno rischi”
L’alcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80% dall’intestino.
Una volta assorbito, passa nel sangue e arriva al fegato che ha il compito di metabolizzarlo. Finché il fegato non ne ha completato la “digestione”, l’alcol continua a diffondersi nei vari organi.
Alcune categorie di persone, come i giovani, le donne, gli anziani e anche alcune razze, risultano fisiologicamente più vulnerabili agli effetti dell’alcol. Circa il 90-98% dell’alcol ingerito viene rimosso dal fegato mentre il restante 2-10% viene eliminato attraverso l’urina, le feci, il respiro, il latte materno, le lacrime, il sudore, la traspirazione. La velocità con cui il fegato rimuove l’alcol e i suoi metaboliti dal sangue varia da individuo a individuo: in generale si può dire che è necessaria circa un’ora per smaltire mezzo bicchiere, pertanto 1 bicchiere richiede almeno due ore per essere smaltito.
C’è bicchiere e bicchiere. Come si valuta il consumo di alcol?
Spesso non facciamo caso a quanto alcol assumiamo quotidianamente: è, invece, molto importante valutare la quantità perché più si beve, più si rischia. Il consumo di alcol può essere misurato in grammi di alcol ingerito oppure contando il numero di bicchieri.
Conta i bicchieri: perché loro contano!
Esiste un’unità di misura del consumo di alcol, l’Unità Alcolica o bicchiere standard che in Italia corrisponde circa a 12 grammi di alcol, quantità contenuta in un bicchiere di vino (125 ml) di media gradazione, in una lattina di birra (330 ml), in un aperitivo (80 ml) o in un cocktail superalcolico (40 ml).
Ma allora quanto posso bere per non incorrere in rischi?
In base alle conoscenze scientifiche attuali non è possibile raccomandare una quantità di alcol sicura per la salute: il rischio esiste a qualsiasi livello di consumo ed aumenta progressivamente all’aumentare delle quantità di alcol assunte, con effetto cumulativo.
Più bevo, più rischio… Meno bevo, meno rischio = Alcol, meno è meglio!
Sono state individuate delle quantità di alcol giornaliere a basso rischio che possono essere assunte in corrispondenza dei pasti, mai a digiuno e non devono essere superiori a:
- 1 Unità Alcolica al giorno per la donna, gli ultra 65enni e i giovani tra 18-21 anni;
- 2 Unità Alcoliche al giorno per l’uomo.
Inoltre si ricorda che in Italia è vietata la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche al di sotto dei 18 anni (Legge 8 novembre 2012, n. 189).
Zero alcol = zero rischi
Ci sono persone o situazioni per le quali è raccomandata l’astensione completa dalle bevande alcoliche:
- i giovani di età inferiore a 18 anni
- le donne che programmano o sono in gravidanza o che allattano
- coloro che devono guidare un veicolo o usare un macchinario
- coloro che devono recarsi al lavoro o che sono al lavoro
- se si è a digiuno o lontano dai pasti
- se si assume qualsiasi tipo di farmaco
- se si soffre di una patologia acuta o cronica
- coloro che hanno o hanno avuto un problema di alcoldipendenza e/o altre dipendenze
Che cos’è l’alcolemia?
La concentrazione di alcol nel sangue si definisce alcolemia e si misura in grammi per litro (g/l).
Una concentrazione di 0,2 grammi di alcol ogni litro di sangue (0,2% g) si raggiunge in un uomo o in una donna di circa 60 Kg di peso con l’assunzione a stomaco pieno di circa 12 grammi di alcol puro, pari al consumo di 1 Unità Alcolica.
Questo dato viene influenzato da vari fattori: quantità di alcol assunto, gradazione alcolica della bevanda, tempo trascorso dall’assunzione, sesso, peso, età e se si è a digiuno o meno.
Stesse quantità di alcol possono avere effetti e conseguenze diverse da individuo a individuo
Superando le quantità definite a basso rischio si possono riscontrare alcuni segni. o sintomi ricorrenti: da un’iniziale euforia, eccitazione e disinibizione, a uno stato confusionale, disorientamento, stanchezza o appesantimento con rallentamento dei riflessi e impaccio nei movimenti e nella parola. Anche l’umore viene alterato: si è più irascibili, aggressivi, a volte violenti o anche depressi, apatici e chiusi in sé stessi.
Una volta che l’alcolemia si abbassa è frequente che rimanga mal di testa, confusione nei ricordi, malessere generale. Può anche capitare di sentirsi in colpa o a disagio per aver perso il controllo e magari essere stati causa di situazioni spiacevoli come, ad esempio, aver guastato una serata con gli amici o in famiglia a causa dell’alcol.
Più si continua a bere in modo rischioso, più è frequente che nel tempo si presentino danni alla nostra salute e certi sintomi si cronicizzino. Tra questi si ricordano: steatosi epatica, pancreatite, aumento dei trigliceridi e degli enzimi della funzionalità del fegato (transaminasi e GGT), ipertensione arteriosa, disturbi dell’umore, ansia, problemi familiari e finanziari, incidenti stradali e sul lavoro. Si ricorda che gli effetti dell’alcol possono essere aggravati dall’assunzione di farmaci e di altre droghe.
Alcol e guida
Secondo l’articolo 186 del Nuovo Codice della Strada il limite legale di alcolemia che non deve essere superato durante la guida è di 0,5 g/l (0,5 grammi per litro).
La Legge 120/2010 ha inoltre ridotto a zero (0,0 gr/l) il limite legale di alcolemia alla guida per i conducenti di età inferiore a 21 anni, per i neopatentati (primi 3 anni dal conseguimento della patente) e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o cose (art. 186 bis del Nuovo Codice della Strada).
- g/l EFFETTI DELL’ALCOL A LIVELLI CRESCENTI DI ALCOLEMIA
- 0,2 Iniziale tendenza ad operare in modo più rischioso: riflessi leggermente. Mancata percezione di tali alterazioni.
- 0,4 Rallentano le capacità di vigilanza ed elaborazione mentale, le percezioni, i movimenti; le manovre vengono eseguite bruscamente, difficoltà di. Mancata percezione di tali alterazioni.
- 0,5 Visione laterale ridotta, ritardo nella percezione degli ostacoli, della segnaletica, degli stimoli sonori, luminosi e uditivi e della conseguente capacità di reazione. Mancata percezione di tali alterazioni.
- 0,6 I movimenti e gli ostacoli vengono percepiti con ritardo e la facoltà visiva laterale è compromessa.
- 0,7 I tempi di reazione sono fortemente compromessi così come la abituale capacità di guida che diventa confusa e priva di coordinamento e può condurre a gravi conseguenze.
- 0,9 Si riduce la capacità di adattamento all’oscurità, è sensibilmente compromessa la valutazione degli ingombri stradali, delle traiettorie dei veicoli e delle percezioni visive simultanee (per esempio di due veicoli se ne può vedere solo uno).
- = 1 Il livello della capacità visiva e di attenzione ed i tempi di reazione diventano inadeguati, si manifesta chiaramente lo stato di ebbrezza caratterizzato da euforia e disturbi motori che rendono precario l’equilibrio.
- > 1 Lo stato di euforia viene sostituito da uno stato di confusione mentale e di perdita della lucidità accompagnata da forte sonnolenza.
Prima di mettersi alla guida di qualunque veicolo è indispensabile aspettare almeno due ore per ogni bicchiere (standard) bevuto
Sfatiamo i luoghi comuni
L’alcol aiuta la digestione. Non è vero!
La rallenta e determina un alterato svuotamento dello stomaco.
Il vino fa buon sangue. Non è vero!
Il consumo di alcol può essere responsabile di varie forme di anemia e di un aumento dei grassi presenti nel sangue.
Le bevande alcoliche sono dissetanti. Non è vero!
Disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico, quindi fa urinare di più aumentando la sensazione di sete.
L’alcol dà calore. Non è vero!
In realtà la dilatazione dei vasi sanguigni di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che, in breve, comporta dispersione di calore con raffreddamento del corpo e aumento del rischio di assideramento.
L’alcol aiuta a riprendersi da uno shock. Non è vero!
Provoca la dilatazione dei capillari e determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni, soprattutto al cervello.
L’alcol dà forza. Non è vero!
L’alcol è un sedativo e produce solo una diminuzione del senso di affaticamento e della percezione del dolore. Inoltre solo una parte delle calorie che fornisce può essere utilizzata per l’attività muscolare.
L’alcol rende sicuri. Non è vero!
L’alcol disinibisce, eccita e aumenta il senso di socializzazione anche nelle persone più timide salvo poi, superata tale fase di euforia iniziale, agire come un potente depressivo del sistema nervoso centrale. È inoltre da sottolineare che la “sicurezza” non vigile e senza il pieno controllo del comportamento si accompagna ad una diminuzione della percezione del rischio e delle sensazioni di dolore rendendo più vulnerabile l’individuo alle conseguenze di gesti o comportamenti potenzialmente dannosi verso sé stessi e verso gli altri.
La birra “fa latte”. Non è vero!
In realtà la donna non ha bisogno di birra per produrre latte, ma soltanto di liquidi: acqua, succhi di frutta e cibi nutrienti. L’alcol che la donna beve passa nel latte materno e viene assunto dal bambino.
L’alcol è una sostanza che fa bene al cuore. Non è vero!
Anche se alcune evidenze mostrano che minime quantità di alcol possono contribuire nei soggetti adulti e di sesso maschile a ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare, è bene ricordare che alle stesse quantità consumate corrisponde un aumento del rischio di cirrosi epatica, tumori, patologie cerebrovascolari, incidenti sul lavoro, stradali e domestici. In ogni caso, un individuo che non beve non deve essere sollecitato a bere al fine di prevenire una patologia, senza essere informato adeguatamente dei rischi che il consumo di bevande alcoliche, anche in minime quantità, comporta. L’alcol non è un farmaco e come tale non può essere oggetto di prescrizioni terapeutiche. Per prevenire le patologie cardiovascolari è importante ridurre il peso, non fumare, incrementare l’attività fisica, ridurre il consumo di sale e dei grassi alimentari e fare uso di farmaci appropriati.
In conclusione
Informati, sii consapevole degli effetti dell’alcol, rilassati, godi delle situazioni in cui ti trovi con amici e parenti, vivi in un clima di divertimento e piacere sicuro e, soprattutto, fai che l’alcol, se hai deciso di assumerne, non pregiudichi la tua sicurezza e quella di chi ti circonda.