GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE – bilancio
Pubblicato il:16.11.2023
90 astigiani hanno partecipato allo screening
L’11% del campione a rischio elevato
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, 88 astigiani hanno partecipato volontariamente allo screening proposto dal personale della Diabetologia, con il supporto dei Volontari dell’Associazione SOS Diabete. Il 12% del campione ha scoperto in quell’occasione di essere a rischio elevato di contrarre la malattia. Il percorso ha previsto la compilazione di un questionario relativo al rischio di sviluppare il diabete nei successivi 10 anni, la valutazione di sovrappeso/obesità, la misurazione della glicemia e la consulenza diabetologica.
Il 52 % del campione aveva oltre 65 anni mentre 31% era fra 55 e 64 anni; il 35% dei soggetti è risultato in sovrappeso, l’8% obeso. Il 7,9% dei partecipanti era già affetto da Diabete tipo 2 (in linea con la prevalenza media italiana dell’ 8%) mentre si sono riscontrati 2 nuovi casi di Diabete misconosciuto (con glicemia > 200 mg/dl asintomatica) che sono stati indirizzati a programmare un’ulteriore visita diabetologica per la presa in carico ambulatoriale. Complessivamente ed indipendentemente dalla glicemia rilevata è risultato che: il 46% dei partecipanti era a rischio basso di sviluppare diabete (meno del 20% di probabilità nei successivi 10 anni), il 35% a rischio moderato (circa 35 % di probabilità), l’8% a rischio elevato (+ del 50% di probabilità), il 3% a rischio molto elevato (90 % di probabilità). Per tutti la consulenza diabetologica è stata mirata ad evidenziare i fattori di rischio modificabili: si è dimostrato come l’intervento sullo stile di vita, in particolare correggendo la sedentarietà e l’obesità o il sovrappeso, poteva migliorare il “punteggio” riducendo significativamente il rischio di sviluppare diabete negli anni successivi. Al 12% del campione è stato consigliato di effettuare ulteriori esami di approfondimento.
Dall’analisi dei dati emerge chiaramente che la sola misurazione della glicemia non è sufficiente ad intercettare i soggetti più a rischio. Il modello di screening proposto, semplice, ed economico, potrà essere utilizzato anche da figure quali l’Infermiere di Famiglia e di Comunità, previsto dal PNRR, nell’ambito di programmi di educazione sanitaria.
In foto il team della Diabetologia durante l’attività di screening, il 14 novembre al Cardinal Massaia
Ultimo aggiornamento: 16.11.2023